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sabato 22 ottobre 2016

Novara ha due Teatri e tante stelle

Novara ha due teatri: il Teatro Coccia che tutti conoscono e il Cinema Teatro Faraggiana riaperto dopo molti anni.
Due teatri. Come un tempo, finalmente. Perché un teatro chiuso è una ferita, un respiro interrotto, un cielo buio. Perché il teatro porta in scena la vita. Perché il teatro è il luogo non luogo in cui tutto è possibile. Perché una città che ha due teatri è una città da scoprire o riscoprire. Perché la storia non si ferma, mai.
Lucilla Giagnoni, Vanni Vallino e tutti coloro che si sono fortemente impegnati per il Faraggiana non amano solo il teatro e la città, amano il cammino del pensiero e delle idee, la poesia della musica e la musica della poesia, l’alito di umanità che sempre si leva dai palcoscenici e dalle platee. Credono nella forza portentosa dell’arte come sublime incontro, come carezza e strattone alla quotidianità ma anche come sua magnifica rappresentazione.
Quanta bellezza all’orizzonte. Quanta felicità nella speranza. Quanta energia nella passione. Evviva. Proprio evviva.

E un applauso, di cuore, a Novara, ai suoi due teatri e alle sue tante stelle.

sabato 1 ottobre 2016

Grazie, Bernardo Caprotti

Ho scritto più volte, di Bernardo Caprotti. Non ho fatto in tempo però ad intervistarlo. Solo rimandata, quell’occasione, e invece il destino ha deciso diversamente. Mi spiace, mi spiace moltissimo. Avrei voluto conoscere l’uomo, Bernardo Caprotti. E avrei voluto leggere nelle sue risposte quello che forse non troverò più. Almeno qui, almeno ora.
Perché Bernardo Caprotti non è stato solo un grande imprenditore. Non può essere così. E’ un pezzo di quella Storia che non sappiamo più scrivere. Ce ne stiamo accorgendo porgendo l’addio a troppi Uomini dei quali fatichiamo perfino a raccogliere l’esempio e l’eredità.
Mi commuove, mi amareggia, mi spaventa, la dipartita di Bernardo Caprotti, come se fosse quella di una persona di famiglia. Questa, forse, era un po’ la sua idea: che l’Italia dovesse essere un po’ la nostra famiglia…

Grazie, Bernardo Caprotti. Non lo saprai e non servirà ma un briciolo di quello che sei stato lo porterò in memoria. Sempre.