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giovedì 23 novembre 2017

Stupro a pagamento

«Questo è di sicuro il libro migliore, più personale, profondo e lucido che sia mai stato scritto sulla prostituzione. Una prova inconfutabile del perché non dovrebbe mai essere regolamentata» - Jane Fonda

Quello di Rachel Moran è un libro choc, destinato a far discutere, riflettere, dividere. Lei, ex prostituta, oggi autrice, giornalista e attivista contro la prostituzione, scrive un memoir di dolore, rabbia, umiliazione, che squarcia il velo sul sesso a pagamento.
Secondo Rachel gli uomini pagando mettono in pace la coscienza ma alle donne non piace mai, l’incontro carnale fuori dalle autentiche scelte e dai sentimenti è sempre vissuto come una gigantesca violenza.

La sua è una storia drammatica, una storia che la conduce alla strada in condizioni estreme. Possiamo immaginare non sia sempre così? Possiamo credere ci siano donne che liberamente abbracciano la professione più antica del mondo?
Difficile rispondere.
Certamente l’idea degli incontri erotici che non sappiamo consenzienti è da autentico brivido di orrore. Che a generare consenso e piacere siano i soldi è tutto da dimostrare. E non possono che farlo le voci delle protagoniste come Rachel Moran.
L’approfondimento possiamo aspettarlo dalle conferme o dalle smentite di donne prostitute. A noi lettori e lettrici non resta che pensare faccia almeno bene questo grido forte per accendere i riflettori. Indagare nella natura umana, nel pensiero di ciascuno, nei più o meno reconditi meandri dei percorsi individuali e delle occasioni dell’esistenza è un’operazione immane, delicata e difficile… Eppure bisogna provarci. Provarci, ben inteso, predisponendoci ad accettare qualsiasi ‘verdetto’. E quindi senza moralismi e senza pregiudizi. Nel rispetto, se fosse, di chi dallo <stupro a pagamento> non si sente trafitta.

Per Rachel Moran nella prostituzione la donna è sempre succube. È così per tutte le escort? Ci sono uomini che nel meretricio più che il godimento del sopruso cercano un contatto, un’intimità più tenera e dignitosa?


Naturalmente, mentre meditiamo, infiliamo nel mirino di osservazione pure i gigolò e le donne che cercano la loro compagnia.

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